Ricerca

Dal 2008 il laboratorio scientifico lavora su diversi progetti di studio e conservazione della Collezione permanente.
L’approccio metodologico a un materiale così consueto nella nostra vita come la plastica – comunemente considerata indistruttibile, eppure complessa e delicata dal punto di vista del restauro – può risultare alquanto difficile. Ogni intervento conservativo è preceduto dallo studio degli elementi di autenticità, poiché ogni oggetto ha una sua particolare storia conservativa, è composto da polimeri e additivi specifici e presenta una sua particolare sensibilità ai processi di degrado e ai prodotti di restauro.
La documentazione del patrimonio contemporaneo avviene principalmente grazie a tre strumenti:

  • la ricerca storico-artistica per la quale il Plart ha attrezzato una biblioteca specializzata;
  • la catalogazione attraverso l’uso di una scheda appositamente progettata che tiene conto degli aspetti artistici, storici, materici e tecnologici di ogni singolo manufatto;
  • le interviste ai designer e agli artisti per una corretta interpretazione delle opere.

Il Museo dispone di strumentazione scientifica per l’identificazione dei polimeri di sintesi, cioè le diverse plastiche presenti nei manufatti della collezione. Il processo di ricerca, il regolare monitoraggio e l’archiviazione ragionata della raccolta – che prosegue regolarmente con l’entrata di nuovi oggetti – permettono di approfondire la conoscenza dei materiali presenti e rilevare eventuali casi di degrado, per poi agire con interventi mirati di restauro. Il laboratorio è di supporto anche alle attività espositive temporanee, seguendo la movimentazione delle opere in mostra (compilazione di condition report, imballaggio, manipolazione, illuminazione).
I progetti di ricerca si svolgono attraverso un intensa attività di networking. In questi anni, infatti, il Museo Plart si è posto come centro di eccellenza riconosciuto in campo internazionale e nel 2018 è diventato membro fondatore dell’Associazione Internazionale PHEA (Plastics Heritage Association) che vede, tra gli altri membri, l’adesione della Nottingham University, della School of Art & Design di Londra, del Museo del design ADAM di Bruxelles e del Museo Kartell di Milano.
Il Plart ha organizzato anche diversi convegni e giornate di studio e, in collaborazione con prestigiosi partner, workshop di formazione specialistica rivolti a professionisti e studenti italiani e stranieri sulla conservazione delle opere di design in plastica.
Inoltre, il laboratorio è attivo nella didattica attraverso progetti di tirocinio in convenzione con università e accademie italiane ed estere. Numerose le pubblicazioni e le tesi specialistiche su casi studio della Collezione Plart.

Per informazioni:
Alice Hansen
fondazioneplart@gmail.com